Dare valore alle nostre esperienze
di Sebastiano Maffettone

Dare valore alle nostre esperienze
di Sebastiano Maffettone

30 Aprile 2018 | News

La qualità eccellente e universalmente apprezzata dei Ravello Festival 2016 e 2017 ha fatto sì che esso rientrasse al centro degli interessi culturali nazionali e internazionali come da molto tempo non accadeva più. Tale successo ha fornito alla Fondazione il presupposto per continuare nella stessa direzione dei due anni precedenti arricchendo comunque il programma 2018 di nuovi contenuti e proposte. Come nel 2017 anche nel 2018 tutte le attività artistiche e culturali saranno concentrate nell’ambito della Fondazione Ravello, i cui organi – a cominciare da CdI e CdA e dal Segretario Generale – hanno lavorato assieme con l’intenzione di ottenere risultati ancora migliori di quelli del 2017. Come sempre, il Festival – dal 30 giugno al 25 agosto 2018 – costituirà il momento più alto della stagione, secondo le linee guida stabilite in assoluta autonomia dai direttori artistici Alessio Vlad (musica), Laura Valente (danza) e Maria Pia De Vito (jazz).
L’apertura e la chiusura del Festival saranno ancora una volta dedicata a Wagner, nel segno di una continuità squisitamente ravellese, con un concerto, quello del 30 giugno, diretto da Esa Pekka Salonen con la Philharmonia Orchestra e quello del 25 agosto con Donald Runnicles e i complessi della Deutsche Oper Berlin. All’Orchestra Filarmonica Salernitana “Giuseppe Verdi” sarà affidato il tradizionale Concerto all’Alba (11 agosto) quest’anno diretto dal direttore americano Ryan McAdams. La prima settimana di luglio vedrà l’apertura della stagione di danza con le performances di Bill T. Jones / Arnie Zane Company (4 luglio) e del Royal Ballet (7 luglio). Ricca anche la proposta jazz che vedrà il ritorno a Ravello di Paolo Fresu e sarà chiusa da Bill Frisell accompagnato sul palco dalla cantante Petra Haden con il progetto “When you wish upon a star” dedicato alle musiche del cinema.
Le arti visive saranno presenti con figure d’eccezione che saranno comunicate a breve.
Avrà luogo poi nella giornata della Musica (21 giugno) anche un secondo incontro di riflessione sulla normativa giuridica nella musica con ampia partecipazione di stakeholder del settore. Non abbiamo però intenzione di riprodurre qui in poche righe il programma del Festival (che suggeriamo di leggere con cura per sapere delle tante opportunità che offre).
Tutto ciò è stato frutto di un lavoro di squadra che ha visto gli organi, il personale e i collaboratori della Fondazione uniti in uno sforzo comune. La Regione Campania ha fornito sempre un indispensabile e generoso supporto senza il quale la realizzazione del Festival sarebbe stata impossibile. Per quanto mi riguarda, è mia convinzione profonda che produrre e diffondere musica, arte e cultura abbia un significato etico che trascende lo show business e può dare valore non solo a un territorio già di per sé bellissimo e al turismo a Ravello e nell’area limitrofa, ma anche alle esperienze di tutti noi e alla gentilezza dei modi di chiunque partecipi agli eventi. Non so se la bellezza ci salverà, ma sono convinto che la grande arte, il rigore che occorre per renderla possibile, l’esempio di illustri protagonisti del Festival, l’atmosfera stessa che lo accompagna, possano aiutare tutti noi a riflettere su ciò che ci circonda e noi stessi.
Buon Ravello 2018 a tutti!