Giunga da Ravello un messaggio di amicizia, di pace, di libertà
di Lorenzo Lentini
Presidente del Consiglio di Indirizzo della Fondazione Ravello
Il programma musicale del Ravello Festival 2022 coincide con due importanti anniversari.
Settanta anni fa si avviava un cammino che ha segnato l’identità e la storia recente di Ravello.
La musica composta da Wagner, suonata sul palco sospeso tra cielo e mare.
Un turbinio di emozioni ad inebriare un pubblico rapito dalle armonie e dallo scenario naturale.
Ed è grazie ai primi organizzatori del Festival di Ravello, forse ignari di aver dato il via ad una manifestazione culturale unica, che ha preso avvio il connubio musica e panorama.
La fama è cresciuta, ha travalicato subito i confini nazionali.
I concerti sul palco del Belvedere di Villa Rufolo, nelle sere d’estate, creano occasioni da ricordare ma soprattutto immagini da collocare nell’album delle “cose belle”.
La Fondazione, nella mente di chi le ha dato vita, è lo scrigno per custodire due storie di grande valore: il Festival e Ravello.
Per questo nasce, 20 anni fa, la Fondazione Ravello, per promuovere arte e paesaggio, valorizzando il patrimonio artistico – culturale, crocevia di un incontro, che si rinnova, di anno in anno, con i più prestigiosi protagonisti della musica internazionale.
Mi piace, in questo particolare momento, per l’appunto, sottolineare il respiro internazionale di Ravello.
Proprio oggi ne avvertiamo ancora più il bisogno per affermare, attraverso la musica, l’arte, la cultura i valori universali della persona umana.
Giunga a tutti, da Ravello, un messaggio di amicizia, di pace, di libertà.