Archiviata l’inaugurazione wagneriana, al Ravello Festival si scorre il cartellone con una proposta di danza all week long. Il primo dei tre appuntamenti in cartellone fino al 7 luglio, ha visto come protagonista il coreografo Bill T.Jones e l’Arnie Zane Company
L’evento fortemente voluto dal direttore artistico Laura Valente, ha visto sul palco di Ravello una prima coreografia /Time: Study: A Weeknella quale è stato rivisitato il vasto repertorio della compagnia per dar vita ad un lavoro costruito attraverso una procedura casuale in cui movimento, parola e canto partecipano, in maniera simbiotica, che ha creato un nuovo collage di danza e musica integrandosi nel magnifico panorama di Villa Rufolo.
In scena con i solisti della compagnia americana i ballerini campani del progetto Abballamm’!, fiore all’occhiello di un percorso di formazione che da tre anni realizza residenze con gli artisti ospiti, e che in questa edizione sigla il debutto dei giovani danzatori campani per la prima volta sul palco insieme con i solisti della Compagnia.
Story/,la seconda coreografia portata in scena,è invece l’ultimo tassello della ricerca della compagnia ispirata al lavoro musicale Indeterminacy di John Cage, volto a mettere in relazione cose che non lo sono, già precedentemente rappresentato nel celebre lavoro Story/Time da cui deriva appunto il titolo. In Story/ il Quartetto per Archi N.14 (La morte e la fanciulla) di Franz Schubert accompagna una coreografia creata con una serie di movimenti scelti a caso dando origine ad una inaspettata conversazione tra musica e movimento. Ad eseguirlo i solisti del Teatro di San Carlo. (ph Pino Izzo)
Archiviata l’inaugurazione wagneriana, al Ravello Festival si scorre il cartellone con una proposta di danza all week long. Il primo dei tre appuntamenti in cartellone fino al 7 luglio, ha visto come protagonista il coreografo Bill T.Jones e l’Arnie Zane Company
L’evento fortemente voluto dal direttore artistico Laura Valente, ha visto sul palco di Ravello una prima coreografia /Time: Study: A Weeknella quale è stato rivisitato il vasto repertorio della compagnia per dar vita ad un lavoro costruito attraverso una procedura casuale in cui movimento, parola e canto partecipano, in maniera simbiotica, che ha creato un nuovo collage di danza e musica integrandosi nel magnifico panorama di Villa Rufolo.
In scena con i solisti della compagnia americana i ballerini campani del progetto Abballamm’!, fiore all’occhiello di un percorso di formazione che da tre anni realizza residenze con gli artisti ospiti, e che in questa edizione sigla il debutto dei giovani danzatori campani per la prima volta sul palco insieme con i solisti della Compagnia.
Story/,la seconda coreografia portata in scena,è invece l’ultimo tassello della ricerca della compagnia ispirata al lavoro musicale Indeterminacy di John Cage, volto a mettere in relazione cose che non lo sono, già precedentemente rappresentato nel celebre lavoro Story/Time da cui deriva appunto il titolo. In Story/ il Quartetto per Archi N.14 (La morte e la fanciulla) di Franz Schubert accompagna una coreografia creata con una serie di movimenti scelti a caso dando origine ad una inaspettata conversazione tra musica e movimento. Ad eseguirlo i solisti del Teatro di San Carlo. (ph Pino Izzo)