Sabato 13 luglio
Belvedere di Villa Rufolo, ore 20.00
Orchestra e coro del Teatro di San Carlo di Napoli
Direttore, Edward Gardner
Maestro del coro, Fabrizio Cassi
Ailyn Pérez, soprano
Elisabeth DeShong, mezzosoprano
René Barbera, tenore
Simon Keenlyside, baritono
Posto unico € 50
Programma
Ludwig van Beethoven (1770 – 1827)
Sinfonia n.9 in re minore op.125 “Corale”
per soli, coro e orchestra
Edward Gardner
Edward Gardner è Direttore Principale della London Philharmonic Orchestra e Direttore Principale della Bergen Philharmonic, incarico che lascerà alla fine della stagione 2023-2024. Dall’agosto 2024 Edward assumerà la direzione musicale dell’Opera e del Balletto norvegesi (DNO&B), di cui è stato Consulente Artistico dal febbraio 2022. Nato a Gloucester nel 1974, Gardner ha studiato a Cambridge e alla Royal Academy of Music. È stato Direttore Assistente dellʼHallé e Direttore Musicale della Glyndebourne Touring Opera. Tra i suoi numerosi riconoscimenti figurano il premio Royal Philharmonic Society come direttore dʼorchestra dellʼanno (2008), lʼOlivier Award per gli straordinari risultati nellʼopera (2009) e lʼOBE per i servizi resi alla musica nellʼambito del Queenʼs Birthday Honours (2012). Appassionato sostenitore di giovani talenti, Gardner ha fondato la Hallé Youth Orchestra nel 2002 e dirige regolarmente la National Youth Orchestra of Great Britain. Ha uno stretto legame con la Juilliard School of Music e con la Royal Academy of Music, che nel 2014 lo ha nominato titolare della cattedra di Direzione dʼOrchestra Sir Charles Mackerras.
Nella corrente stagione Gardner dirigerà la London Philharmonic in 10 concerti alla Royal Festival Hall e porterà l’orchestra in tournée in Asia e nelle principali città europee, tra cui Parigi, Monaco, Francoforte e Amburgo oltre a una breve residenza a Bruges. Aprirà la stagione della London Philharmonic Orchestra con la Sinfonia n.2 “Resurrezione” di Mahler. Tra gli altri incarichi a Londra si ricorda la sua curatela di “The Music in You”, un festival primaverile trasversale che celebra l’espressione artistica di ogni tipo. Edward apre la stagione della Bergen Philharmonic con la Sinfonia n.1 di Mahler e, tra gli incarichi principali della stagione, sono inclusi un breve festival dedicato a Rachmaninov e la loro ultima tournée tedesca insieme. Completa il suo mandato di Direttore Principale con la chiusura del Bergen International Festival, dirigendo la Sinfonia n. 8 “Sinfonia dei Mille” di Mahler.
L’orchestra sarà affiancata da vari cori, tra cui lʼEdvard Grieg Kor, di cui Edward è Direttore Principale. Dopo aver cominciato il ruolo di Consulente Artistico della Den Norske Opera & Ballett nel febbraio 2022, la scorsa stagione ha visto Edward dirigere una nuova produzione di Un ballo in maschera di Verdi insieme a La damnation de Faust di Berlioz in forma di concerto. In questa stagione Edward dirige un triplo cartellone che comprende il ciclo di canzoni Frauenliebe und Leben di Schumann, Il castello di Barbablù di Bartók e Eine florentinische Tragödie di Zemlinsky. I progetti futuri con la compagnia includono un ciclo dellʼAnello che inizierà nella primavera del 2026 e chiuderà nellʼautunno del 2028. Richiestissimo come direttore ospite, nelle ultime stagioni Edward ha debuttato con la Cleveland Symphony Orchestra, lʼOrchestra della Staatskapelle Berlin, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, la New York Philharmonic, la Philadelphia Orchestra, la San Francisco Symphony, la Rundfunk-Sinfonieorchester Berlin e i Wiener Symphoniker; sono inoltre tornati gli impegni con la Chicago Symphony Orchestra, Gewandhausorchester di Lipsia, Orchestre Symphonique de Montréal, Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, Philharmonia Orchestra e lʼOrchestra del Teatro alla Scala di Milano. Ha inoltre proseguito le sue collaborazioni di lunga data con la City of Birmingham Symphony Orchestra, di cui è stato Direttore Ospite Principale dal 2010 al 2016, e con la BBC Symphony Orchestra, che ha diretto sia alla prima che allʼultima serata dei BBC Proms. Direttore Musicale dellʼEnglish National Opera per otto anni (2007-2015), Edward ha costruito un forte legame con la Metropolitan Opera di New York, dove ha diretto produzioni de La damnation de Faust, Carmen, Don Giovanni, Der Rosenkavalier e Werther. Torna alla Royal Opera House di Londra, dove ha debuttato nel 2019 in una nuova produzione di Káťa Kabanová, seguita da Werther nella stagione successiva. Durante la stagione 2021-2022, Edward ha debuttato con la Bayerische Staatsoper in una nuova produzione di Peter Grimes ed è tornato nella stagione 2022-2023 per una ripresa dellʼOtello di Verdi. Altrove ha diretto al Teatro alla Scala, alla Chicago Lyric Opera, al Glyndebourne Festival Opera e allʼOpéra National de Paris e in questa stagione dirige un doppio cartellone de Il castello di Barbablù di Bartók e La voix humaine di Poulenc al Teatro di San Carlo.
Ailyn Pérez
Considerata dal “New York Times” come «una bellissima donna che domina il palcoscenico» e «un soprano importante», Ailyn Pérez è richiesta nei principali teatri dʼopera e capitali culturali del mondo. Come osserva “Opera News”, «lʼespressione “avere lʼimbarazzo della scelta” potrebbe essere stata inventata per descrivere la combinazione di talenti che appartengono ad Ailyn Pérez… che sembra realmente averli tutti». Acclamata internazionalmente per la sua firma artistica, in qualità di vincitrice del Richard Tucker Award nel 2012, è diventata la prima ispanica destinataria nella storia del premio.
Tra i momenti salienti della sua carriera figurano Violetta (La traviata) allʼOpernhaus Zürich, alla Staatsoper di Amburgo, alla Staatsoper di Berlino, alla Bayerische Staatsoper, alla San Francisco Opera, al Teatro alla Scala, alla Royal Opera House – Covent Garden, dovʼè stata acclamata come «una Violetta ideale» (“Observer”, UK). Pérez ha poi continuato ad apparire al Covent Garden nella stessa stagione, nel ruolo di Manon di Massenet, e per il suo debutto nel ruolo di Liù (Turandot). Altri momenti salienti includono Thaïs, Mimì e Musetta (La bohème), e Juliette (Roméo et Juliette) al Metropolitan Opera; Adina (Lʼelisir dʼamore) per la Bayerische Staatsoper, la Deutsche Oper di Berlino, la Staatsoper di Vienna, e la Washington National Opera; Contessa dʼAlmaviva (Le nozze di Figaro) per la Houston Grand Opera (dove ha debuttato nel ruolo di Desdemona in Otello); Violetta e il ruolo del titolo di Manon in un tour in Giappone con la Royal Opera House; Tatyana Bakst nella prima mondiale di Great Scott di Jake Heggie (presente in unʼacclamata registrazione Erato) e Manon per la Dallas Opera; debutti al Teatro Bolʼšoj come Mimì (La bohème) e a Glyndebourne come Alice Ford; Contessa dʼAlmaviva (Le nozze di Figaro) e Marguerite (Faust) per la Staatsoper di Amburgo; Marguerite (Faust) a Santa Fe e Amelia Grimaldi (Simon Boccanegra) al Teatro alla Scala e alla Staatsoper di Berlino, nonché al fianco di Leo Nucci allʼOpernhaus di Zurigo.
In concerto, Ailyn Pérez ha eseguito il Requiem di Verdi con lʼOrchestre Métropolitain di Montréal diretta da Yannick Nézet-Séguin, il Requiem di Mozart con Antonio Pappano e lʼOrchestra dellʼAccademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e la Sinfonia n. 2 di Mahler con gli Essener Philharmoniker. Nelle stagioni recenti, Ailyn è stata ospite di concerti di gala per il Metropolitan Opera e la Royal Opera House. Ailyn è apparsa inoltre in recital per i Londonʼs Rosenblatt Recitals alla Wigmore Hall, al Kimmel Center di Philadelphia e con la Santa Fe Desert Chorale. Il suo album dʼesordio, Poème dʼun jour (un programma di canzoni francesi e italiane con lʼetichetta Opus Arte), è stato pubblicato con recensioni entusiastiche. Con il quotidiano britannico “Indipendent” che gli ha assegnato cinque stelle, mentre lʼ“International Record Review” ha confessato: «Ogni tanto arriva una cantante che ti conquista completamente».
Durante la sua trionfale stagione 2022-2023, Ailyn ha fatto il suo debutto come Elisabetta di Valois nel Don Carlo di Verdi al Teatro di San Carlo. Ha cantato il suo ruolo caratteristico di Mimì ne La bohème di Puccini in tre sedi diverse: la Royal Opera House, la Staatsoper di Berlino, e lʼOpéra National de Paris. È tornata al Metropolitan Opera per il suo debutto come Blanche nei Dialogues des carmélites di Poulenc e per riprendere il ruolo di Alice Ford nel Falstaff di Verdi, dopo la sua acclamata interpretazione nella produzione del 2019. Ha concluso la stagione con lʼattesissimo debutto nel ruolo di Rusalka alla Santa Fe Opera, dove la critica l’ha acclamata come «una forza della natura» (“Santa Fe New Mexican”).
Uno dei momenti salienti della stagione 2019-2020 è stata lʼuscita del suo album digitale, Mi Corazón, con la chitarrista cinese Xuefei Yang, disponibile in streaming esclusivamente su Apple Music e iTunes. Lʼalbum è unʼaccorata celebrazione del patrimonio musicale e vibrante di Ailyn, con canzoni spagnole e portoghesi molto amate, oltre a brani di Manuel de Falla, Manuel Ponce e Heitor Villa-Lobos.
Ailyn Pérez si è diplomata allʼAcademy of Vocal Arts di Philadelphia e allʼIndiana University. È impegnata come consulente artistico e nel corpo docente dellʼAccademia Vincerò ed è ambasciatrice di Opera for Peace. I suoi numerosi riconoscimenti includono il Metropolitan Opera’s Beverly Sills Artist Award (2016), il Leonie Rysanek Award della George London Foundation (2006), il Shoshana Foundation Career Grant (2007), il secondo posto al concorso Operalia (2006), e onori dalle Loren L. Zachary Foundation, Opera Index e Licia Albanese-Puccini Foundation.
Elisabeth DeShong
Il mezzosoprano Elizabeth DeShong si è guadagnata la reputazione di “una delle artiste teatrali più intelligenti della sua generazione (Opera News)”. Lodata egualmente sia per la sua abilità musicale sia per la sua imponente presenza scenica, si è affermata come una presenza fissa sui palcoscenici concertistici e operistici di tutto il mondo.
Nelle recenti stagioni, è ritornata sul palcoscenico della San Francisco Opera, dove ha debuttato il ruolo di Octavia nella rima mondiale di “Antony and Cleopatra di John Adams”. Ha poi preso parte ad una tournee di Alcina (Bradamante) con i Les Musiciens du Louvre e Marc Minkowski, debuttato alla Dallas Opera in “Così fan tutte”. Ha poi debuttato anche il ruolo di ‘Fricka’ all’Atlanta Opera’s, terminando la stagione con un concerto al Concertgebouw di Amsterdam, con “The Death of Klinghoffer”.
La stagione 2021-2022 è iniziata con The English Concert (Alcina), sempre in tournée. Dopo, ha ripreso il ruolo di Calbo nel Maometto di Rossini, con la Washington Concert Opera.
La stagione è continuata con il ritorno al Metropolitan Opera, dove ha interpretato la sua tanto apprezzata interpretazione di “Suzuki” nella Madama Butterfly di Puccini. A giugno, DeShong ha debuttato con il Festival de Saint-Denis nello Stabat Mater di Pergolesi. Segue il ritorno a Londra per la registrazione e l’esecuzione de “Il proscritto” di Mercadante con Opera Rara.
Durante la stagione 2019/20, la DeShong è tornata alla Metropolitan Opera e alla Royal Opera per interpretare il ruolo di “Suzuki” in Madama Butterfly, quest’ultima diretta da Sir Antonio Pappano.
Ha debuttato con la Melbourne Symphony nel ruolo di Hänsel in un concerto di Hänsel e Gretel e ha cantato “Pauline” in Pique Dame alla Lyric Opera di Chicago, entrambi diretti da Sir Andrew Davis.
La signora DeShong ha eseguito ‘Adalgisa’ in Norma con la North Carolina Opera, ha tenuto un recital per la Vocal Arts, D.C., ha cantato “Il Vangelo secondo l’altra Maria” di John Adams con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ed è stata solista nell’opera Messiah di Händel con la San Francisco Symphony e Houston, dirette da Jane Glover.
Altri momenti salienti sono stati il suo debutto con la Los Angeles Philharmonic nel ruolo di Ariel ne La Tempesta di Sibelius, con l’Orchestra di Filadelfia nello Stabat Mater di Rossini, diretta da Yannick Nézet -Séguin, una tournée in Europa e negli Stati Uniti con The English Concert in cui ha interpretato sia Giunone e Ino nella Semele di Händel, nel Requiem di Verdi con la Minnesota Orchestra, e ha anche debuttato nel ruolo di ‘Sesto’ in una nuova produzione de La Clemenza di Tito con la Los Angeles Opera.
Nel 2018/19, la DeShong ha cantato Ruggiero in Alcina alla Washington National Opera e Arsace in Semiramide al Metropolitan Opera.
In concerto, si è esibita ne l’Elijah di Mendelssohn, e ha fatto il debutto con la Chicago Symphony Orchestra nella Messa No. 6 di Schubert, e la prima mondiale di Three Lisel Mueller Settings di Maxwell Raimi, entrambi diretti da Riccardo Muti.
In Europa, ha cantato Suzuki in una nuova produzione della Madama Butterfly al Glyndebourne Festival, e ha debuttato all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e ai Proms nella Sinfonia Nr. 1 (“Jeremiah”) di Bernstein, e ha cananto Hänsel in una versione concertisitca alEdinburgh International Festival, direttao da Sir Andrew Davis.
Altre interpretazioni degne di nota includono Adalgisa in Norma alla Lyric Opera di Chicago, e il suo debutto alla Royal Opera e alla Bayerische Staatsoper nel ruolo di Suzuki.
La signora DeShong si è esibita ampiamente in tutto il mondo in Teatri come il Metropolitan Opera, San Francisco Opera, Lyric Opera of Chicago, Los Angeles Opera, Canadian Opera Company, English National Opera, Wiener Staatsoper, Opéra National de Bordeaux, the Glyndebourne Festival, and Aix-en-Provence.
La lista delle orchestre sinfoniche con cui si è esibita include la Cleveland Orchestra, Chicago Symphony, Baltimore Symphony, Pittsburgh Symphony Orchestra, Dallas Symphony Orchestra, Orchestra of St. Luke’s, Cincinnati Symphony, National Symphony Orchestra, Toronto Symphony, the Royal Flemish Orchestra, Royal Scottish National Orchestra, the Oregon Symphony, Houston Symphony, Philadelphia Orchestra, The English Concert, and the Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
La signora DeShong ha ricevuto il premio “Artista dell’anno” dalla Washington National Opera nel 2010, per la sua interpretazione come compositrice in Ariadne auf Naxos di Richard Strauss.
In DVD, può essere vista nel ruolo di Suzuki nella produzione della Royal Opera di Madama Butterfly con Opus Arte, Hermia nell’opera del Metropolitan Opera The Enchanted Island (Virgin), Suzuki nella produzione della Glyndebourne Opera di Madama Butterfly e come Maffio Orsini nella produzione di Lucrezia Borgia della San Francisco Opera (EuroArts Music e Naxos of America).
La sua registrazione del Messiah di Händel con la Toronto Symphony sotto la direzione di Sir Andrew Davis è stata pubblicata da Chandos e nominata per due Grammy Awards nel 2018.
Impegni futuri: Il Trovatore allo Staatstheater di Stoccarda, Requim di Verdi con la Wiener Knzerthaus, il ritorno al Metropolitan con Antonio e Cleopatra.
René Barbera
Il tenore René Barbera si è presto affermato come uno degli artisti vocali più acclamati del momento. Il primo in assoluto ad aver ricevuto tutti e tre i premi più ambiti dell’Operalia Competition nel 2011 e vincitore del Metropolitan Opera National Council Auditions nel 2008, René si è guadagnato il plauso della critica e del pubblico per il suo naturale modo di cantare, il suo «calore datato» (“Opera News”), e la sua espressività musicale.
Si è laureato all’Opera Center Patrick G. e Shirley W. Ryan della Lyric Opera di Chicago, al Merola Opera Program dell’Opera di San Francisco, e al Programma per Giovani Artisti della Grand Opera, Florida. Nella stagione 2022-2023 René interpreta il Duca di Mantova in Rigoletto alla Dallas Opera, Fenton in Falstaff al Teatro La Fenice, Nemorino ne L’elisir d’amore alla Royal Opera House di Muscat in tour con il Teatro Lirico di Cagliari, Elvino ne La sonnambula all’Opéra Royal de Wallonie, Ernesto in Don Pasquale al Teatro Massimo di Palermo, e il Cantante Italiano in Der Rosenkavalier al Metropolitan Opera. Per quanto riguarda i concerti, interpreta il Requiem di Verdi con la NHK Symphony Orchestra e il New National Theatre Chorus a Tokyo, diretto da Fabio Luisi.
Nella stagione 2023-2024, René interpreta i ruoli di Ernesto, Don Pasquale e Alfredo (in Traviata) all’Opéra National di Parigi, Riccardo Percy in Anna Bolena alla Deutsche Oper di Berlino, Don Ottavio in Don Giovanni al Teatro Comunale di Bologna, Ferrando in Così fan tutte alla Seiji Ozawa Music Academy, Duca di Mantova in Rigoletto alla Dutch National Opera.
Altri ruoli includono Don Ramiro ne La Cenerentola (Bayerische Staatsoper, San Francisco Opera, Seattle Opera, New National Theatre di Tokyo, Los Angeles Opera), Alfredo (Teatro alla Scala, Dallas Opera, Teatro Massimo di Palermo, Festival Castell de Peralada), Nemorino, Ernesto, Conte d’Almaviva ne Il barbiere di Siviglia (Wiener Staatsoper, San Francisco Opera, Opéra National de Paris, Dutch National Opera, Teatro dell’Opera di Roma, Los Angeles Opera, Teatro Carlo Felice di Genova, New National Theatre di Tokyo), Nadir ne Les pêcheurs de perles (Dallas Opera), Lindoro ne L’italiana in Algeri (Metropolitan Opera), Edgardo in Lucia di Lammermoor (Deutsche Oper di Berlino, Lyric Opera of Chicago), Iopas ne Les troyens (San Francisco Opera), Arturo ne I puritani (Opéra National de Paris, Staatstheater Stuttgart), Tonio ne La fille du régiment (Opernhaus Zürich, Austin Opera, Opera Theatre of Saint Louis, Greensboro Opera), Giannetto ne La gazza ladra e Narciso ne Il turco in Italia (Rossini Opera Festival di Pesaro), Uberto ne La donna del lago (Santa Fe Opera), Cantante Italiano in Der Rosenkavalier (Lyric Opera of Chicago), Riccardo Percy in Anna Bolena (Teatro dell’Opera di Roma), Idomeneo (Teatro Massimo di Palermo).
Per quanto riguarda i concerti, René ha interpretato il Requiem di Verdi (Teatro alla Scala diretto da Riccardo Chailly, Danish National Symphony Orchestra diretto da Fabio Luisi, Philharmonie de Paris, Elbphilharmonie Hamburg, Seattle Symphony, Melbourne Symphony, Moscow Conservatory, Wiener Konzerthaus, The Shed a New York City con musicAeterna diretto da Teodor Currentzis), lo Stabat Mater di Rossini (Orchestre Philharmonie Luxembourg diretta da Gustavo Gimeno, Teatro alla Scala diretto da Myung-Whun Chung e il Rossini Opera Festival a Pesaro).
Simon Keenlyside
Il baritono britannico Simon Keenlyside è uno dei migliori artisti lirici dei nostri tempi. Nella stagione 2023/24 torna alla Royal Opera House Covent Garden, dove riprende la sua acclamata interpretazione del Rigoletto nel capolavoro di Verdi. Inoltre, può essere visto alla Staatsoper Unter den Linden di Berlino nel ruolo del Conte Almaviva ne Le nozze di Figaro, e nel ruolo di Golaud in Pelléas et Mélisande di Debussy all’Opéra Royal de Wallonie-Liège. Nei progetti futuri sono inclusi anche il debutto nel ruolo di protagonista in Simon Boccanegra e Falstaff. Sul palco dei recital e dei concerti si esibisce al Muziekgebouw di Amsterdam, all’Auditori Barcelona, a Winterthur, all’Opernhaus Zürich e al Grand Théâtre de Genève.
Nelle ultime stagioni, i momenti più importanti della sua carriera includono i ruoli del Conte Almaviva al Teatro alla Scala di Milano, di Ford in Falstaff al Festival di Salisburgo, di Giorgio Germont ne La traviata e Macbeth alla Royal Opera House di Londra, di Iago nell’Otello di Verdi alla Grange Park Opera, di Golaud al Théâtre des agli Champs-Élysées e al Liceu di Barcellona, di Macbeth e Rigoletto alla Wiener Staatsoper e Iago e Macbeth alla Bayerische Staatsoper di Monaco.
Gli impegni come ospite lo hanno portato in tutti i principali teatri d’opera del mondo e ha un legame particolarmente stretto con la Royal Opera House di Londra, la Metropolitan Opera di New York, nonché la Bayerische e la Wiener Staatsoper. Il suo vasto repertorio comprende i ruoli principali in Don Giovanni, Eugene Onegin, Wozzeck, Billy Budd, Amleto, Macbeth, Orfeo e Rigoletto, così come Posa in Don Carlo, Papageno in Die Zauberflöte, Giorgio Germont in La traviata, Wolfram in Tannhäuser, Oreste in Iphigénie en Tauride, Yeletsky in Pique Dame, Golaud in Pelléas et Mélisande Valentin in Faust e il Conte Almaviva in Le nozze di Figaro. Ha anche creato i ruoli di Prospero in La tempesta di Thomas Adès e di Winston Smith in 1984 di Lorin Maazel.
Fin dall’inizio della sua carriera, si è esibito con molti dei più grandi direttori d’orchestra del mondo, tra cui Claudio Abbado, Riccardo Muti, Bernard Haitink, Colin Davis, Franz Welser-Möst, Charles Mackerras, Simon Rattle, Daniel Harding, e si esibisce con rinomate orchestre come la Filarmonica di Berlino, la London Symphony Orchestra, la Filarmonica di Vienna, la Boston Symphony Orchestra, la Chamber Orchestra of Europe, la Czech Philharmonic e la Cleveland Orchestra.
I recital di lied e canzoni sono stati un pilastro indispensabile nella brillante carriera di Simon Keenlyside e ha cantato nelle sale più prestigiose del mondo, tra cui Carnegie Hall, Wigmore Hall, Musikverein Vienna, Verbier Festival, Mozarteum Salisburgo, Philharmonie Berlin, Palau de les Arts Valencia , Großes Festspielhaus Salisburgo, La Monnaie, Wiener Konzerthaus, tra gli altri.
La sua ricca discografia comprende numerosi recital con Malcolm Martineau con Lieder di Schubert, Strauss e Brahms, Lieder di Schumann con Graham Johnson e una raccolta di canzoni inglesi intitolata Songs of War, che ha vinto il Solo Vocal Award ai Gramophone Awards 2012. Le registrazioni d’opera includono ruoli principali in Don Giovanni con Claudio Abbado, Billy Budd con Richard Hickox, Macbeth con Edward Gardner, Marcello ne La bohème con Riccardo Chailly e il Conte Almaviva nel pluripremiato Grammy Le nozze di Figaro con René Jacobs e Prospero. in The Tempest di Adès sotto la direzione del compositore, che ha vinto il Grammy Awards 2013 per la migliore registrazione d’opera e l’Echo Klassik Award 2014 per la registrazione di DVD musicali dell’anno. Il suo album di operette del 2007 (con Angelika Kirchschlager) intitolato “Dein ist mein ganzes Herz” ha ricevuto enormi consensi, così come l’uscita del 2014 di “Something’s Gotta Give”, un disco di amate canzoni del teatro musicale americano.
La sua collaborazione con Sting ha portato a un progetto teatrale dal vivo filmato intitolato “Twin Spirits”, con lettere e canzoni di Clara e Robert Schumann e successivamente pubblicato su DVD/Blu-Ray, e alla celebre produzione La Monnaie dell’Orfeo di Monteverdi con Keenlyside. nel ruolo del protagonista è stato anche catturato su pellicola e pubblicato su DVD. Tra le sue registrazioni vocali-sinfoniche figurano Des Knaben Wunderhorn con Sir Simon Rattle e Carmina Burana sotto la direzione di Christian Thielemann.
È stato nominato Comandante dell’Impero Britannico (CBE) nel 2003 e nel giugno 2018 la Regina Elisabetta II ha conferito all’artista il titolo di cavaliere per i suoi servizi alla musica. La Wiener Staatsoper gli ha conferito il titolo di Kammersänger austriaco nel 2017 e ha vinto l’Olivier Award nel 2006 per i risultati eccezionali nell’opera.