“Concerti di Musiche Wagneriane nel 70° anniversario della morte del Maestro”. Così recitava la locandina di quei primi due concerti del 18 e 21 giugno 1953 che sarebbero diventati il prologo di uno dei più antichi festival italiani: il Festival di Ravello.
Quei due concerti, ideati da Girolamo Bottiglieri, allora Presidente dell’Ente Provinciale per il Turismo di Salerno e dal ravellese Paolo Caruso, al quale si deve l’ardita intuizione del palco sospeso sul mare, legarono definitivamente, attraverso Wagner, le sorti di Ravello alla musica.
Fin dall’inizio il Festival di Ravello si è imposto e caratterizzato grazie ad un rapporto tra musica e paesaggio che ha reso uniche le rappresentazioni concertistiche sul palco di Villa Rufolo facendo sì che su quel palco si esibissero alcune dei più importanti esponenti del mondo musicale internazionale.
La settantesima edizione del Ravello Festival, organizzata dalla Fondazione Ravello, che proprio quest’anno compie i venti anni di attività, sostenuta dalla Regione Campania e firmata da Alessio Vlad, si inaugurerà l’8 luglio e si chiuderà il 3 di settembre.
19 gli appuntamenti: con 11 concerti sinfonici, 2 concerti jazz in prima assoluta, 5 concerti di musica da camera e un recital pianistico.
Nel concerto inaugurale (venerdì 8 luglio), oggi come 70 anni fa, a salire sul palco del Belvedere di Villa Rufolo a strapiombo sulla Costiera Amalfitana sarà l’Orchestra del Teatro di San Carlo di Napoli diretta da Juraj Valčuha, che eseguirà il programma wagneriano di quel 18 giugno 1953 riportando il giardino di Villa Rufolo e il suo pubblico indietro nel tempo. La corposa proposta sinfonica ospiterà nel week end inaugurale, la Slovenian Philharmonic Orchestra (9 luglio) sotto la guida di Christoph Eschenbach e la partecipazione di Gidon Kremer, uno dei più grandi violinisti viventi; con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino (16 luglio) ritornerà in città dopo 24 anni, Zubin Mehta (la sua ultima direzione nella Città della Musica risale al 1998) con Antonio Meneses violoncello solista; con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (23 luglio) un altro prestigioso ritorno, quello di Myung-Whun Chung esibitosi l’ultima volta a Ravello nel 2018; doppio appuntamento con l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini che, diretta da Riccardo Muti, altro grande ritorno, si esibirà all’Auditorium Oscar Niemeyer (26 luglio) e poi, sul Belvedere di Villa Rufolo, per il Concerto all’alba dell’11 agosto con la direzione di Erina Yashima;
Debutto a Ravello per Joseph Bastian che sarà sul podio dell’Asian Youth Orchestra (31 luglio) e dirigerà il giovane talento salernitano Giuseppe Gibboni, fresco vincitore della 56esima edizione del Premio Paganini; Daniel Harding, anche il suo un gradito ritorno (dopo 8 anni), salirà sul podio alla guida della National Youth Orchestra of the USA (7 agosto) cui si unirà il violoncello solista di Alisa Weilerstein; dopo il successo del 2017 torna al Festival, unica apparizione in Italia per quest’anno, Teodor Currentzis, uno dei direttori più interessanti e discussi della sua generazione, con il suo ensemble musicAeterna (19 agosto); altro debutto al Festival quello di Pablo Heras-Casado che dirigerà l’Anima Eterna Brugge (27 agosto); concerto di chiusura affidato all’Orchestra Sinfonica della Radio di Berlino (3 settembre) diretta da Vladimir Jurowski con Vilde Frang, violino solista.
I due appuntamenti con il jazz, volendo celebrare anche i vent’anni della Fondazione Ravello, che creata nel 2002 aprì ai generi musicali più diversi, vedranno sul Belvedere di Villa Rufolo due formazioni del tutto inedite: la prima (17 luglio) con le voci delle star internazionali Dee Dee Bridgewater e Tony Momrelle affiancate da quella salernitana di Walter Ricci accompagnate dagli strumentisti della Salerno Jazz Orchestra; la seconda capeggiata da un’altra stella assoluta: Wynton Marsalis che sarà sul palco con Stefano Di Battista, Dado Moroni, Carlos Henriquez e Francesco Ciniglio, per un concerto imperdibile per tutti gli amanti della musica jazz e non solo (24 luglio). A completare il cartellone cinque appuntamenti di musica da camera con gli ensemble dell’Orchestra Cherubini che si terranno, dal 28 al 30 luglio, tra Villa Rufolo e le chiese di San Giovanni del Toro e di Santa Maria a Gradillo e il recital di uno dei più grandi pianisti oggi in attività, Daniil Trifonov (24 agosto).
“Ho sempre voluto considerare la visita di Wagner a Ravello come lo spunto per rappresentare l’incontro tra culture e mondi lontani che, in nome di un’attrazione estetica, hanno voluto individuare e poi condividere radici comuni. – sottolinea Alessio Vlad nella sua presentazione al cartellone – In questi ultimi anni l’Europa non ha mai attraversato un periodo drammaticamente tragico come quello che stiamo vivendo. Allora, mettendo da parte ogni settarismo e qualunque faziosità, la musica, che pone al centro della sua realizzazione la necessità dell’ascolto reciproco, diventa, non solo simbolicamente, il mezzo ideale perché ci si incontri, liberamente e senza pregiudizi”.
Il Ravello Festival è sostenuto dalla Regione Campania e dal Mibac. www.ravellofestival.com | Tel. 089 858422 | boxoffice@ravellofestival.com
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