La Fondazione Ravello ricorda il 144esimo anniversario del passaggio di Richard Wagner a Ravello evento che, più di ogni altro, ha segnato il destino della perla della Costiera Amalfitana.
Quel 26 maggio 1880, Richard Wagner, assieme alla moglie Cosima e ad altre persone, salì sul dorso di un mulo l’impervio percorso che da Amalfi arrivava a Ravello. Il panorama, i resti delle architetture arabo-normanne e la bellezza dei giardini di Villa Rufolo, materializzarono la scenografia del “giardino magico di Klingsor” che fino ad allora il Maestro aveva solo immaginato. Quella visione venne riportata nel secondo atto del Parsifal segnando per sempre il destino di Ravello che diventò poi la “Città della Musica”.
Domenica 26 (ore 11.30) sarà Giuseppe Albanese, uno tra i più richiesti pianisti della sua generazione, a omaggiare il genio di Lipsia e a celebrare questa importante ricorrenza.
Albanese, nell’Auditorium di Villa Rufolo proporrà un recital diviso in due parti con la Fantasia op.17 di Schumann, nella prima e con Siegmunds Liebeslied, nella trascrizione di Heinrich Rupp da “Die Walküre” di Wagner, nella seconda parte, in dialogo con due pagine di Listz, una sempre dedicata al Maestro: l’Isoldens Liebestod da “Tristan und Isolde” e l’altra dalla Norma di Bellini, opera cara a Wagner: Réminiscences de Norma.
L’accesso al concerto, inserito nella rassegna “Il salotto musicale di Nevile Reid”, è gratuito, fino ad esaurimento dei posti disponibili per il pubblico residente e, previo pagamento del solo biglietto d’ingresso a Villa Rufolo, per i non residenti. www.ravellofestival.com
Domenica 26 maggio
Auditorium di Villa Rufolo, ore 11.30
Giuseppe Albanese, pianoforte
In occasione del 144° anniversario della visita di Richard Wagner a Villa Rufolo
Programma
Robert Schumann (1810 – 1856)
Fantasia, op.17
***
Franz Liszt (1811 – 1886)
Isoldens Liebestod da “Tristan und Isolde” di Richard Wagner
Richard Wagner (1813 – 1883)
Siegmunds Liebeslied – trascrizione di Heinrich Rupp da “Die Walküre”
Franz Liszt
Réminiscences de Norma da “Norma” di Vincenzo Bellini
Tra i più richiesti pianisti della sua generazione, Giuseppe Albanese debutta nel 2014 su etichetta Deutsche Grammophon con un concept album dal titolo “Fantasia”, con musiche di Beethoven, Schubert e Schumann. Segue nel 2015 il suo secondo album DG “Après une lecture de Liszt”, interamente dedicato al compositore ungherese. Del 2018 è la pubblicazione dei Concerti nn.1 e 2 e “Malédiction” di Liszt per Universal Music. A gennaio 2020 esce il suo terzo CD per Deutsche Grammophon: “Invitation to the dance”, dedicato al balletto e contenente musiche di Weber, Delibes, Tchaikovsky, Stravinsky, Debussy e Ravel.
È invitato ad esibirsi da autorevoli ribalte internazionali quali – tra le altre – il Metropolitan Museum, la Steinway Hall di New York e il Castelton Festival in USA; il Konzerthaus di Berlino, la Laeiszhalle di Amburgo e la Philharmonie di Essen; il Mozarteum di Salisburgo e il Tiroler Festspiele di Erl; St. Martin in the Fields e la Steinway Hall di Londra; la Salle Cortot di Parigi e il Festival di Colmar; la Gulbenkian di Lisbona; la Filarmonica di San Pietroburgo e il Winter Arts Square di Yuri Temirkanov a San Pietroburgo; il Tongyeong Festival in Corea.
In Italia ha suonato per tutte le più importanti stagioni concertistiche (incluse quelle dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia e della RAI di Torino), in ben dodici delle tredici Fondazioni Liriche italiane e per Festival quali Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, MiTo, alla Biennale Musica di Venezia.
Ha collaborato con direttori del calibro di Roberto Abbado, Christian Arming, John Axelrod, Frédéric Chaslin, James Conlon, Dmitri Jurowski, Alain Lombard, Nicola Luisotti, Othmar Maga, Henrik Nanasi, Daniel Oren, George Pehlivanian, Donato Renzetti, Hubert Soudant, Pinchas Steinberg, Michel Tabachnik, Jeffrey Tate, Jurai Valcuha.
Come camerista, ha collaborato col Quartetto della Scala di Milano e con il Quartetto d’archi e il Quintetto di fiati del Teatro San Carlo di Napoli.
Albanese è laureato in Filosofia col massimo dei voti e la lode (con dignità di stampa della tesi sull’Estetica di Liszt nelle “Années de Pèlerinage”) ed a soli 25 anni è stato docente a contratto di “Metodologia della comunicazione musicale” presso l’Università di Messina.
Attualmente è docente di Pianoforte al Conservatorio “B. Maderna” di Cesena.