Dopo la lunga pausa imposta dalla pandemia, la National Youth Orchestra of the USA, formazione che mette insieme i migliori giovani musicisti americani tra i 16 e i 19 anni, è tornata in tournée in Europa.
Dopo Amsterdam e Berlino, la tappa italiana sul Belvedere di Villa Rufolo.
A dirigere i 107 elementi della NYO in questo tour, uno dei direttori più attivi ed apprezzati del panorama attuale Daniel Harding.
Come 8 anni fa, Harding è stato accolto nella Città della Musica da un breve ma intenso temporale che fortunatamente non ha inciso sullo svolgimento del concerto ma che anzi, ha regalato un tramonto dai colori molto suggestivi. In programma l’esecuzione del Concerto per violoncello di Elgar e la Quinta Sinfonia di Mahler.
Solista il violoncello di una Alisa Weilerstein in serata di grazia, applauditissima dalla platea del Ravello Festival, anche per questo appuntamento sold out, è stata richiamata sul palco a gran voce. Nel bis un’intensa interpretazione di una delle pagine più famose mai scritte per lo strumento e tra le pagine preferite della Weilerstein: la Suite n.1 in Sol maggiore di Bach.
Ottima anche la performance dell’orchestra in entrambi gli organici. Encomiabile poi l’energia e la tecnica dei giovani musicisti che hanno mantenuto per tutto il concerto una grande precisione ed attenzione nell’esecuzione. Ben visibile la mano di Harding nel condurre una formazione così ampia ed eterogenea ad un ottimo livello interpretativo.
A fine serata sono calorosi e convinti gli applausi per i ragazzi in pantalone rosso, giacca nera e sneakers. (ph Vincent Ruocco)
Dopo la lunga pausa imposta dalla pandemia, la National Youth Orchestra of the USA, formazione che mette insieme i migliori giovani musicisti americani tra i 16 e i 19 anni, è tornata in tournée in Europa.
Dopo Amsterdam e Berlino, la tappa italiana sul Belvedere di Villa Rufolo.
A dirigere i 107 elementi della NYO in questo tour, uno dei direttori più attivi ed apprezzati del panorama attuale Daniel Harding.
Come 8 anni fa, Harding è stato accolto nella Città della Musica da un breve ma intenso temporale che fortunatamente non ha inciso sullo svolgimento del concerto ma che anzi, ha regalato un tramonto dai colori molto suggestivi. In programma l’esecuzione del Concerto per violoncello di Elgar e la Quinta Sinfonia di Mahler.
Solista il violoncello di una Alisa Weilerstein in serata di grazia, applauditissima dalla platea del Ravello Festival, anche per questo appuntamento sold out, è stata richiamata sul palco a gran voce. Nel bis un’intensa interpretazione di una delle pagine più famose mai scritte per lo strumento e tra le pagine preferite della Weilerstein: la Suite n.1 in Sol maggiore di Bach.
Ottima anche la performance dell’orchestra in entrambi gli organici. Encomiabile poi l’energia e la tecnica dei giovani musicisti che hanno mantenuto per tutto il concerto una grande precisione ed attenzione nell’esecuzione. Ben visibile la mano di Harding nel condurre una formazione così ampia ed eterogenea ad un ottimo livello interpretativo.
A fine serata sono calorosi e convinti gli applausi per i ragazzi in pantalone rosso, giacca nera e sneakers. (ph Vincent Ruocco)